
La merenda sinoira alla piemontese
Sabato 8 maggio il Giro d’Italia 2021 prenderà il via da Torino e Raspini salumi sarà il fornitore ufficiale della gara. Per questa occasione Raspini ha chiesto ad alcune blogger di raccontare le migliori merende salate d’Italia, per creare una sorta di Tour gastronomico virtuale.
Se penso ad una merenda salata piemontese non può venirmi in mente solo una ricetta, perchè qui in piemonte la merenda è una cosa molto seria: è LA MERENDA SINOIRA ALLA PIEMONTESE!
Lo sapete che la sua tradizione si perde nella notte dei tempi??
L’Aperitivo, l’ apericena o l’ happy hour : il momento felice e conviviale in cui le persone si ritrovano nei locali per consumare un calice di vino accompagnato da stuzzichini e finger food fonda sicuramente le sue origini nell’antica tradizione provinciale e contadina del Piemonte nata negli inizi del 1800 quando i contadini, prima della cena, consumavano questa merenda che le mogli confezionavano in un fagotto nel quale vi erano diversi formaggi, pane, salumi e vino. Le donne lo portavano nei campi prima del rientro al tramonto dei loro contadini. Gli uomini facevano questa sorta di aperitivo prima di riunirsi a tavola in casa con la famiglia.
La giornata dei contadini iniziava molto presto la mattina che, alle prime luci dell’alba dovevano uscire per accudire e sfamare il bestiame per poi tornare a fare la prima colazione prima di andare a lavorare nei campi.
La giornata era lunga e faticosa ed al rintocco delle campane del mezzogiorno tornavano a casa per un pranzo leggero e veloce.
Nei mesi estivi il tramonto era tardivo infatti occorreva lavorare fino ad ora tarda posticipando l’orario della cena per cui le donne arrivavano ad alleviare la fatica della giornata con il loro fagotto la “marenda ant el fassolet”: un fazzoletto contenente non solo il nutrimento, ma anche un modo per rinfrancare dalla fatica ed aggiornare sulle novità di casa.
All’interno c’erano per lo più pane, i grissini Rubatà, salumi, tomini al verde ,Tome e frittate con verdure di stagione, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso casereccio.
Sicuramente una semplicissima fetta di pane con burro e salame piemontese faceva da padrona!
Questa tradizione permane viva in alcune famiglie piemontesi, ricordo ancora le merende sinoire a casa di mio nonno che preparava dei buonissimi panini spalmati con un velo di burro e farciti col salame, il delizioso “Pan Bur e ancjuve” (pane burro e acciughe) accompagnato da insalata russa e frittatine fatte con l’ erba di San Pietro, un’ erba aromatica che i miei genitori coltivano ancora oggi nel loro giardino.
Durante i tempi più medorni si è anche aggiunto il famoso TRAMEZZINO farcito con insalata russa o prosciutto e formaggio (e altre innumerevoli varianti). La paternità del tramezzino si deve al Caffè Mulassano di Piazza Castello a Torino che, nel 1925 inventò questa versione italiana del suo parente inglese, il piccolo tea sandwich atto per essere consumato in un paio di bocconi all’ora della merenda.
Ogni merenda sinoira che si rispetti deve finire con un dolcetto, e nel nostro caso i famosissimi biscotti di Meliga (Paste d’melia), buonissimi biscotti a base di farina di mais, perfetti da intingere anche nel vino!
Beh, direi che non vi resta che provare a preparare una bella merenda sinoira e sono sicura che farete felice tutta la famiglia!!
Articolo in collaborazione con Raspini salumi
A presto e solocose buone a tutti!