Crostata di polenta e un buon bicchiere di Barbera frizzante

Germana Busca

Qualche settimana fa sono stata nuovamente invitata a partecipare ad una giornata presso l’azienda TOSO in occasione della presentazione della nuova linea di vini “Fiocco di vite”.

Questa bella esperienza ricca di degustazioni, e scoperte enogastronomiche della mia terra mi ha ispirato nella creazione di una ricetta che si abbinasse bene ad uno dei vini che avevo assaggiato: una Crostata di polenta con salame e provolone piccante da gustare accompagnata ad un buon bicchiere di Piemonte Doc Barbera.

Una sorta di torta salata rustica, veloce da realizzare ma molto gustosa perfetta per una cena o un buffet nel periodo autunno/invernale.

Vi lascio qui sotto la ricetta e poi vi racconto un po’ come è andata la giornata.

View Print Layout
  • Preparazione: 5 Minuti
  • Tempo di cottura: 20 Minuti
  • Tempo Totale 25 Minuti
  • Persone: 4 persone

Una torta salata rustica e golosa

Ingredienti

  • 250 g farina di Polenta, istantanea
  • 1 lt acqua, calda
  • q.b. sale , grosso
  • 100 g salame, a fette
  • 100 g provolone, piccante
  • 80 g parmigiano grattugiato

Procedimento

  • 1)

    Versate  a pioggia la polenta nell’acqua bollente salata e mescolate energicamente, abbassate la fiamma ed amalgamate gli ingredienti fino a raggiungere una consistenza cremosa non troppo liquida.

  • 2)

    Una volta preparata la polenta ungete una teglia da crostata (24 cm di diametro) con olio e.v.o  e versatevi la polenta poi livellate la superficie con una spatola.

  • 3)

    Lasciate raffreddare qualche minuto finchè la polenta non si solidifica leggermente.

  • 4)

    Spolverate la superficie della crostata con abbondante parmigiano grattugiato.

  • 5)

    Disponete sulla superficie tutte le fette di salame poi coprite con cubetti di provolone piccante e se desiderate aggiungete qualche fogliolina di timo fresco

  • 6)

    Fate gratinare in forno caldo a 190° gradi per circa 10/15 minuti finchè la crostata non risulta bella dorata.

     

  • 7)

    Servite tiepido con un buon bicchiere di vino rosso!

Un giorno con Fiocco di vite:

La Valle del Belbo, in particolare il paese di Cossano Belbo, ospita la sede dell’Azienda Toso, sono passati più di cento anni dal 1910, quando l’Astigiano Vincenzo Toso, bisnonno degli attuali titolari, trasferiva l’azienda a Santo Stefano Belbo.
La cantina Toso passava, così, da un mondo di colline dove dominava il vitigno Barbera, a un altro territorio collinare dove prevaleva il Moscato.

L’azienda Toso si è recentemente rinnovata ulteriormente puntando su una nuova linea di Vini “Fiocco di vIte” composta da tre vini bianchi e tre vini rossi giovani frizzanti e colorati che hanno il loro punto di forza nelle note fruttate, ecco la squadra:

-Piemonte doc barbera

-Prosecco Doc

-Bonarda dell’Oltrepò Pavese

-Piemonte doc Bianco

-Brachetto d’Acqui

-Moscato d’Asti Docg

Durante questo piccolo blog tour abbiamo visitato l’Enomuseo e l’enobottega di casa Toso, un museo suddiviso in tre sale che racconta la loro storia di famiglia: la prima sala è dedicata agli attrezzi antichi del mestiere, la seconda contenente tutti gli strumenti della vita contadina e la terza incentrata sulla produzione del vermout con la sua tavola erboristica e le principali essenze utlizizzate nella lavorazione del vermout ed il loro ottimo amaro Toccasana.

Ci siamo calati nel mestiere dei contadini mettendo letteralmente piede nelle vigne del moscato ed ammirando il lavoro ancora manuale e la passione che ci mettono i contadini del luogo.

Siamo passati poi all’assaggio ed alla degustazione guidata attraverso un pranzo interattivo scoprendo abbinamenti inconsueti e pazzeschi come piatti salati abbinati a vini dolci che mai mi sarei aspettata che si sposassero così bene!

Infatti questi vino sono stati pensati per accompagnare i pasti dal momento dell’aperitivo s tutto il percorso gastronomico a tavola, versatili ed adatti a cosumatori di tutte le età.

Inoltre la confezione semplice con un tocco retrò e casalingo realizzata con spago e cartellino richiamano una produzione casalinga collegata alla nostra preziosissima tradizione eno gastronomica.

La giornata è terminata con un’ interessante visita all’azienda dove si respira aria di tecnologia, innovazione, dove i controlli qualità sono costanti e severi con un obiettivo sempre chiaro di mantenere l’eccellenza del prodotto.

Insomma con questi presupposti possiamo bere un bel bicchiere di vino a tavola ogni giorno senza nessun senso di colpa!

 

 

Ricetta precedente Prossima ricetta
Translate »